Plexr palpebre
Quando si legge la frase plex palpebre ci si riferisce a quella che è una tecnica innovativa chiamata blefaroplastica senza bisturi che ha l’obiettivo di accorciare la cute in eccesso proprio delle palpebre, senza però dover usare il bisturi per un discorso di asportazione.
Quindi la blefaroplastica non ablativa è molto amata da quelle persone che non hanno voglia di sottoporsi a un intervento chirurgico con il bisturi. Anche perché in questo caso non ci sarà bisogno nemmeno di anestesia, tranne quella locale che si farà con una pomata a base di lidocaina.
Inoltre non ci sarà bisogno nemmeno di sutura perché comunque si arriverà all’obiettivo che sarà quello di accorciare la pelle senza incidere, e senza modificare il muscolo orbicolare della palpebra.
Risulta essere per un intervento abbastanza diverso da quello tradizionale, nel senso che invece di rimuovere l’eccesso di pelle si limiterà ad accorciare la cute palpebrale, e al contempo andrà ad aumentare lo spessore col risultato di portare la cute allo stato precedente all’ inestetismo.
Bisogna quindi considerare che non avremo a che fare né con un laser o con un radiobisturi, o ancora come un dispositivo a radiofrequenze, visto che abbiamo a che fare col plasma che è dal punto di vista fisico viene considerato come il quarto Stato di aggregazione della materia che si pone tra quello che associa e quello liquido perché è come se fosse una sorta di gas liquefatto.
Ricordiamo anche che una palpebra è una sorta di struttura cutanea membranosa che serve a coprire gli occhi e a proteggerli dalla luce eccessiva. nonché dagli agenti atmosferici. ma non è solo questo, perché svolge anche molte altre funzioni essenziali.
Inoltre le palpebre è bene sapere che sono costituite da due facce e cioè una esterna cutanea e una interna, la quale è ricoperta da una membrana e una mucosa, la quale contribuirà in maniera significativa alla formazione del sacco congiuntivale.
Altre cose da sapere sulle palpebre
Invece sotto la cute palpebrale troveremo quello che si chiama tarsale superiore, o anche chiamato muscolo di Muller, il quale permette i movimenti delle palpebre, le quali ricordiamo il suono provviste anche di ciglia e di ghiandole che hanno lo scopo di distribuire con il loro movimento il liquido lacrimale, nell’ottica di evitare la disidratazione della cornea.
All’esterno la palpebra è costituita da una cute molto sottile sotto la quale troveremo il connettivo sottocutaneo, mentre in profondità ci accorgiamo che c’è uno strato muscolare con un connettivo sottomuscolare, che all’interno è rivestito da uno strato congiuntivale.
Ci sarebbero altre cose da dire sulla palpebra che comunque è molto complessa: però ci teniamo a sottolineare che, nel momento in cui una delle strutture che abbiamo nominato si modifica per motivi meccanici o per invecchiamento cutaneo, o ancora per abitudini posturali, ci sarà bisogno di un intervento medico o chirurgico, nell’ottica di correggere, o comunque ripristinare, il rapporto fisiologico di queste strutture.
Da questo punto di vista spicca proprio la blefaroplastica, il quale è uno degli interventi più richiesti sia per un discorso funzionale che è estetico.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Lifting data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)